La cucina di Perugia adagiata tra due colli
Fondata da popolazioni umbre, Perugia esprime in maniera evidente le differenti testimonianze delle numerose dominazioni subite nel V sec. a.C., quando la città divenne etrusca nel VI secolo d.C.
Il capoluogo della regione verde, Perugia, è adagiata su due colli: il colle Landone e il colle Sole, in un sistema geologico assai variegato, costituito da vallette e speroni, urbanizzato in maniera irregolare.
Ciò contribuisce ad accrescere il fascino di questa città ricca di storia, notoriamente tra le città più ricche di monumenti e opere d’arte.
La città è munita di un magnifico patrimonio artistico e risulta una interessante meta turistica.
La visita può iniziare da “Piazza IV Novembre” una delle più belle d’Italia ove vi si affacciano bellissime costruzioni con, al centro la “Fontana Maggiore” realizzata nel XIII secolo.
Nella piazza si colloca anche il “Palazzo dei Priori” costruito nel 1298 in travertino e pietra bianca e rossa.
All’interno del Palazzo c’è la “Galleria Nazionale dell’Umbria” che contiene la più importante raccolta d’arte della Regione.
Sempre su piazza IV Novembre si affaccia la “Cattedrale di S:Lorenzo” iniziata nel ‘300.
Si prosegue alla scoperta della meravigliosa “Chiesa di San Domenico” che venne costruita nei primi anni del 1300 ove ha sede anche l’importante “Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria”.
La cucina e la gastronomia umbra sono strettamente legate alla tradizione, per questo è una cucina semplice, genuina ma di grande qualità.
Nei ristoranti e nelle case protagonista indiscusso è il “tartufo” e a dimostrarlo sono i diversi antipasti a base di questo pregiato tubero: dai crostini al tartufo o alla norcina a base di acciughe e fegatini di pollo.
Tra i primi piatti non possono mancare gli spaghetti o gli strangozzi al tartufo nero; molto gustosi gli “umbricelli” in salsa alla maniera del Trasimeno, a base di filetto di pesce persico; gli “spaghetti col rancetto” a base di pancetta e pecorino; ed anche le “pappardelle alla lepre”.
Tra le minestre è la “zuppa di ceci” e quella di “ceci e castagne.
Altra ricetta umbra della zona di Perugia è la “torta al testo” prende il nome da una padella detta “testo” di pietra refrattaria ove viene cotta una sorta di focaccia farcita con salumi, formaggi o verdure di campo.
Altre pietanze della zona sono: il colombaccio selvatico detto anche “palomba” cucinato soprattutto allo spiedo; la “gallina ubriaca” cosi chiamata perché il principale ingrediente è il vino di Orvieto; e la cucina riserva ancora sorprese con il “tegamaccio” (ottima e succosa zuppa di pesce) e tra le carni: la “testina di agnello” al forno oppure il “torello alla perugina” (carne lessa tagliata a fette e coperta con una gradevole salsa).
Interessanti sono anche i dolci perugini di antiche ricette: le “pinoccate” a base di pinoli, il “tortiglione” ricco di uvetta noci e fichi secchi, il “torcolo” ciambella intrecciata con uvetta e canditi, ed infine la “ciaramicola” tipico dolce dall’insolito color rosa della tradizione pasquale di Perugia.
Ad accompagnare questi gustosi piatti ci sono i vini: “Montefalco”, “Torgiano” e i “Colli Perugini”.